Chiesa di S. Agostino
Le Guide
Attualmente la chiesa è sconsacrata, ma l’Anonimo fornisce un’appassionata descrizione che ci fa comprendere quanto, questo edificio, situato in una zona di grande passaggio fosse importante: «Questo gran tempio è uno de’ più vasti di Genova, poiché ha da 300. palmi in lunghezza. Egli è a tre navi, e di gotica architettura. La facciata è tutta in marmi, e pietra, e di una considerevole elevatezza. A lato è un vasto Convento, il quale distendesi sino alla Piazza Sarzano; la parte di esso, che qui corrisponde serve ora a Quartiere della soldatesca. La chiesa era servita da’ PP. Agostiniani, i quali avean qui la lor prima sede; licenziati nel 1798. fu ella abbandonata. Ella è pure proporzionatamente larga, ed ornata di numerose cappelle».
Situata in Piazza Renato Negri è attualmente sconsacrata. Venne edificata a metà del XIII secolo per gli eremitani di sant’Agostino, che l’abbandonarono nel 1798, per decreto del Consiglio dei Sessanta, a seguito delle leggi napoleoniche sulla soppressione degli ordini religiosi. L’abbandono determinò l’inizio della rovina del tempio che, nel corso degli anni venne depredato ed addirittura utilizzato come magazzino e, come officina. Nel 1846 iniziarono a levarsi grida di protesta sulle condizioni in cui verteva l’edificio; Alizeri, nella “Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze” suggerisce l’utilizzo del tempio come complesso museale. Per quanto riguarda la descrizione afferma: «veneranda all’aspetto, e sdegnosa per severa e maestosa bellezza dell’ingrato abbandono e della squallidezza in che giace dalla sua soppressione. […] dentro non ne torreste che compassione, a vedere le bieche opere onde le diffamarono i secoli addietro, e le fuliggini che vi lasciò la fucina dei fabbri intromessi a contaminare l’angusto santuario. Vi piaccia l’elegante prospetto; e vo’ dire elegante, malgrado l’architettura che uscia sì severa da’ maestri del Medio Evo».
Bibliografia Guide
- Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 28
- Poleggi Ennio e Poleggi Fiorella (Presentazione, ricerca iconografica e note a cura di), Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818, Genova, Sagep, 1969 pag. 230