Oratorio di S. Giacomo della Marina
Struttura architettonica
L’oratorio era posto direttamente sul mare, con l’unica protezione le mura delle Grazie, oggi invece si affaccia sulla strada di fronte alle infrastrutture portuali e alla sopraelevata. Danneggiato durante la seconda guerra mondiale, per evitare un implacabile declino, la Confraternita ha iniziato nel 1987 lavori di restauro che negli anni 1990-1992 hanno avuto un notevole impulso.
Esterni
L’edificio è disposto orizzontalmente rispetto alla strada e possiede una sola facciata laterale, che spicca per i quattro finestroni lobati in stile settecentesco. L’oratorio è stato aggregato alle antiche casacce e una lapide documenta che nel 1450, i confratelli a loro spese edificarono un muro.
Interni
L’edificio possiede una sola navata sormontata da una volta sostenuta da pennacchi e rischiarata da finestroni di forma barocca, rivolti a sud e due a nord. I muri sono caratterizzati dalla successione di lesene abbinate alternate a riquadri decorati da stucchi , che racchiudono ed impreziosiscono i quadri, che risalgono al XVIII secolo.
Arcone sopra il presbiterio
- Fede e speranza di Girolamo Piola
Catino absidale
- Putti danzanti di Niccolò Malatto
Parete di fondo
- Putti ,affresco di Carlo Baratta
L’organo
- sormontata da una ricca cimasa dorata a motivi di ghirlanda di Antonio Corsi.
Altari Laterali
- Crocefisso di Domenico Gaggini Da Bissone
- L’Immacolata tra i santi Giacomo e Francesco, sinistra Domenico Cappellino
Quadreria
Undici grandi tele raffiguranti episodi della vita o della leggenda di San Giacomo. Commissionate da alcuni confratelli ai pittori più insigni operanti a Genova.
- San Giacomo apre le porte di Coimbra al re Ferdinando.(1632) G.Battista Carlone.
- San Giacomo battezzato da San Pietro.(1646) Valerio Castello
- Martirio e gloria di San Giacomo.(1647): Domenico Piola
- La Vergine del “Pilar” appare a San Giacomo. (1647) Orazio De Ferrari
- San Giacomo consacra Pietro I martire, vescovo di Braga.(1647) Orazio De Ferrari
- La madre degli Zebedei raccomanda a Cristo i figli Giacomo e Giovanni.(1595) Aurelio Lomi
- Vocazione di San Giacomo.(1647) Valerio Castello
- Ritrovamento del corpo di San Giacomo.(1720) Lorenzo Bertolotto
- Predicazione di San Giacomo.(1647) Domenico Cappellino
- San Giacomo condotto al martirio risana un paralitico.(1646) G.B. Carlone
- San Giacomo sbaraglia i mori.(1646) G.Benedetto Castiglione detto il Grechetto
La grande cassa processionale è opera del marsigliese Honoré Pellé (1677) raffigura Cristo risorto che appare a San Giacomo e a San Leonardo suo discepolo. Il gruppo è racchiuso da una ricca balaustra intagliata e dorata. Su un piedistallo ottagonale di legno è collocata la statua di San Giacomo in veste di pellegrino, di scuola spagnola del XVII secolo. Essa è stata acquistata recentemente dalla confraternita.
Sul lato sinistro
- Crocefisso, scuola di Maragliano.
Le Guide
Situato presso la zona di Mura delle Grazie, l’Anonimo afferma che fosse «ornato di grandi tele de’ Migliori Genovesi Pittori […]. Essendo questo Oratorio una delle cinque casacce del quartiere del Molo, e di esse la principale, è pure sfarzosamente indorato» .
Situato nella zona delle Mura delle Grazie, a detta di Alizeri, prese la denominazione “della marina”, per distinguerlo da un altro oratorio, votato allo stesso santo che doveva trovarsi nella medesima zona.
La quadreria è costituita da tele raffiguranti episodi della vita o della leggenda di San Giacomo; vennero commissionate, a metà del XVII Secolo, da alcuni confratelli, ai pittori più insigni operanti a Genova: Benedetto Castiglione, Giovanni Battista Carlone, Valerio Castello, Domenico Piola, Orazio de Ferrari, Domenico Parodi e molti altri.
Bibliografia
San Giacomo della Marina, un oratorio di casaccia a Genova - Sagep, 1996.
Paolo Novella, Gli Oratori di Genova, un manoscritto del 1912, Genova, 2002.
Ligura, Touring club Italiano, Milano 1982.
Bibliografia Guide
- Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 65
- Poleggi Ennio e Poleggi Fiorella (Presentazione, ricerca iconografica e note a cura di), Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818, Genova, Sagep, 1969 pag. 23