Notizie storiche
Secolo: XV
Data: 1445 - 1459
Attività (uso attuale): sede del Banco di Sardegna
Uso storico: dimora privata
Struttura architettonica
Il committente del palazzo fu Giacomo Spinola, che lo fece costruire tra il 1445 e il 1459 come ampliamento di un’antica torre di famiglia. L’edificio sorge sull’allora piazza di Luccoli, luogo marginale ma strategico perché vicino alla porta di S. Caterina. Negli anni dal 1576 al 1595 appartenne ad Antonio Spinola “Marmari”. Tra i successivi proprietari è da ricordare Giovanni Battista Spinola di Tomaso, letterato e doge.
- Esterno
La facciata è caratterizzata da bicromia bianca e nera in marmo, da cui derivò in seguito il nome del palazzo. All’altezza del piano nobile si aprono ampie quadrifore su cornici di archetti, ai cui lati trovano posto, entro nicchie, cinque statue. Per quanto concerne l’identità delle statue, quattro di queste rappresentano illustri esponenti della famiglia Spinola: Oberto - capitano del popolo nel 1270, Corrado e Opinazzo – capitani della Repubblica nel 1296 e 1306, Calvat – sorella di Gherardo di Tortona e unica erede della famiglia nel XIV secolo. La quinta statua rappresenta invece una figura generica di condottiero, collocata successivamente, nel XVII secolo. Originariamente infatti anche quella nicchia ospitava la statua di un membro della famiglia, il committente del palazzo Giacomo Spinola. Su un angolo dell’edificio si trova inoltre un’edicola mariana di fine Cinquecento. I trofei del basamento risalgono infine al XIX secolo.
- Interno
L’interno ha subito pesanti interventi verso la fine dell’Ottocento, cui seguì però, in epoca attuale, il progetto di recupero patrocinato dal Banco di Sardegna, che oggi occupa il palazzo.
Le Guide
Anonimo, Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818
Sito in Piazza Fontane Marose al civico 6; la metà inferiore della facciata venne modificata dopo il 1864 con la definitiva sistemazione dell’intera piazza. L’Anonimo inserisce questo palazzo all’interno del quartiere del Molo e lo descrive in poche righe: «palazzo antico, di gotica architettura, fasciato tutto di marmi neri, e bianchi, con statue pure di esso in nicchie disposte, ed è del marchese Giuliano Spinola»
Federico Alizeri, 1875
Situato al civico 6 di Piazza Fontane Marose è oggi conosciuto come Palazzo Spinola dei Marmi.
Alizeri si sofferma, in modo particolare, sulla facciata affermando che i restauri hanno stravolto l’aspetto originario, le statue presenti sono così descritte: «Quattro lapidi in gotiche lettere annunziano il nome de’ simulacri: la prima d’Oberto Spinola capitano del popolo nel 1240; l’altra di Corrado suo figlio insignito d’egual dignità nel 1296; d’Oppizzino la terza, potentissimo e ricchissimo che fu tra gli Spinoli, e suocero al marchese di Monferrato. Ma pel giudizio delle opere è sovra tutte notabile la quarta, sottoposta ad una statua di femmina, la quale si legge per Calvot […] sorella di Gherardo signore di Tortona e di Lucca.[…] La quinta nicchia ha un’immagine di antico guerriero o principe: nessuna epigrafe per la famiglia, nessuno indizio che la ricordi»
Bibliografia
A.M. Parodi (a cura di), "Guida ai palazzi dei Rolli di Genova", Genova, Carige, 2007
Bibliografia Guide
- Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 229
- Poleggi Ennio e Poleggi Fiorella (Presentazione, ricerca iconografica e note a cura di), Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818, Genova, Sagep, 1969 pag. 215