(Voltri 1584 - Genova 1638)
Fu allievo di Orazio Cambiaso dal quale poco apprese; è probabile che l'Ansaldo abbia scoperto da solo le opere di Luca Cambiaso, padre del suo maestro, senza trascurare quelli del Bergamasco, e in parte seguendo i lavori di Lazzaro Tavarone.
Si rivelò come un grande erede della cultura locale, ispirato dal manierismo genovese, trovò nel vecchio Cambiaso spunti freschi e utilizzabili in chiave contemporanea.
Bibliografia
- Castelnovi Gian Vittorio, La prima metà del Seicento: dall'Ansaldo a Orazio de Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria Vol II, Genova, Sagep, 1998, pag. 61-67
- Ansaldo Andrea, In Enciclopedia Internazionale Grolier, Vol. II, Bergamo, Armando Curcio Editore, 1990, pag. 234