Palazzo Marcantonio Sauli

Categoria: PALAZZO

Denominazione: Palazzo Marcantonio Sauli

Denominazione originale: Palazzo Zaccaria

Ubicazione

Circoscrizione: Centro est

Indirizzo: via San Bernardo, 19

 

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Notizie storiche

Secolo: XVI

Frazione di secolo: seconda metà

Data: edificio originario del XII secolo


Attività (uso attuale): magazzino

Uso storico: residenza nobiliare urbana (Zaccaria - secoli XII-XVI; Sauli - metà XVI-XVIII; Scaglia - XVIII; Schiaffino - fine '700), sede del Tribunale di Commercio

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Descrizione

Il palazzo che oggi è noto con il nome di Marcantonio Sauli fu il risultato della ristrutturazione sulle preesistenze medievali (XII secolo) della residenza cittadina dell'eroico Benedetto Zaccaria († 1308): ammiraglio, mercante e ambasciatore, signore di Chio (Khios) e di Focea (Qara Borum), fu anche tra i valorosi che portarono Genova alla vittoria del 1284 contro Pisa, nella battaglia della Meloria. Il nome degli Zaccaria è legato anche al famoso reliquiario bizantino della Vera Croce che fu da essi portato a Genova; dalle memorie del Sauli pare che la croce, per secoli oggetto rituale nella cerimonia di benedizione del nuovo doge, sia stata ritrovata proprio in questo palazzo (oggi è invece custodita nel Museo del tesoro della Cattedrale di san Lorenzo). Marcantonio Sauli (1523-1618), esponente della nuova nobiltà, s'interessò al palazzo intorno alla metà del '500 e decise di ristrutturarlo per farne la propria dimora cittadina. Il rango del proprietario, membro del clero e della diplomazia genovese, e la nuova veste architettonica, conferirono all'edificio il prestigio giusto per essere inserito già nel 1588 nella lista dei Rolli, il sistema di sorteggio delle residenze nobiliari designate ad assolvere a funzioni di accoglienza per ospiti illustri presenti in città; il momento di maggior splendore coincide con la proprietà del nipote di Marcantonio, il senatore della Repubblica Paolo Sauli, e il passaggio alla prima categoria dei Rolli nel 1614. Il palazzo passò poi di proprietà agli Scaglia, che furono affittuari di personaggi quali il doge Gio. Batta Negrone (in carica tra il 1769 e il 1771), l'intellettuale Oderico e il dottor Mongiardini. A fine '700 i nuovi proprietari divennero gli armatori Schiaffino, originari di Camogli, che ne fecero la sede del Tribunale di Commercio. Attualmente il palazzo si trova purtroppo in condizioni di degrado per essere stato adibito a magazzino.

  • ESTERNO

Contesto: il palazzo è situato nell'ultimo tratto a mare di via san Bernardo (anticamente detta Piazzalunga), il maggior asse viario fin dal X secolo all'interno del centro storico per il suo strategico collegamento tra la collina di Castello e il forum Sancti Georgii (snodo di traffici e commerci fin dall'età romano-bizantina, dal III secolo in poi) insieme al primitivo porto del Mandraccio. Tali caratteristiche fecero di questa zona l'insediamento privilegiato dalla nobiltà mercantile e legata ad attività marinare per tutto il Medioevo, quali gli Embriaci e i De Castro e le famiglie che intorno ad esse gravitavano (gli Zaccaria, i Basadonne, i Cattaneo, i Salvago); fino a che nel corso del '500 non emersero nuove e importanti esigenze di rappresentanza, che trovarono un teatro ideale in Strada Nuova.

Edificio: il palazzo risulta caratterizzato da una superficie ampia ma dalla scarsa omogeneità per un intervento di accorpamento di antichi lotti medievali attorno al cortile dell'edificio. Della struttura originale duecentesca non resta nulla, se non i lacerti visibili in facciata. Il rifacimento cinquecentesco prevede lo schema atrio-cortile-scala con ornamenti di vario genere (una statua di Venere anfitrite troneggia in una nicchia nel cortile) e originali soluzioni di collegamento orizzontale e verticale.


Facciata: è qui che sono visibili le uniche tracce medievali dell'antico palazzo Zaccaria: i conci in pietra nera di Promontorio e in marmo bianco, archetti pensili a sesto acuto, le polifore timpanate, un arco a sesto ribassato e una bifora gotica in marmo bianco.

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Bibliografia

Dino Puncuh (a cura di), "Storia di Genova. Mediterraneo Europa Atlantico", Genova, Società ligure di storia patria, 2003.

Ennio Poleggi (a cura di), "Una reggia repubblicana. Atlante dei palazzi di Genova 1576-1664", Torino, Allemandi, 1998.

Laura Monaco-Corinna Praga, "Una giornata nella città - Suggerimenti per la visita e la lettura pluridisciplinare del centro storico di Genova", Genova, Sagep, 1992.

AA. VV., "Il centro storico di Genova", Genova, Stringa Editore, 1973.

Antonio Cappellini, "Dizionario biografico dei genovesi illustri e notabili", Genova, 1932.

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022