Geografia
Pegli è un quartiere residenziale situato alla periferia occidentale di Genova confinante a est con Multedo tramite il ponte sul torrente Varenna.
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Storia
Il suo nome deriva dall’antica “Pyla Veituriorum” fondata, come altre località nella zona, dalla tribù ligure dei Veturii. Sembra che agli inizi, Pegli non confinasse né con Sestri né con Prà, ma che raggiunse gli attuali confini in breve tempo. Nella parte occidentale, nella rettoria Laviosa, è evidenziata una zona nominata Galello. In essa fu edificata “la loggia dei genovesi”. Di questo “centro commerciale” realizzato da commercianti provenienti da Genova, se ne trova la traccia in atti del 1285. Bisogna anche però far notare che questa ebbe un lento declino fino al 1472, data in cui se ne trova un'ultima citazione ufficiale. Del 1770 sono alcune cartine che ci mostrano quanto il paese abbia raggiunto una certa estensione. Si può vedere che il nucleo originale non si è espanso a partire dalla Chiesa Parrocchiale di San Martino come alcune tradizioni vogliono. Si può notare che la chiesa è edificata al confine tra Villa Doria e un’area coltivata. I pochi edifici sottostanti sono molto probabilmente le abitazioni dei lavoratori agricoli alle dipendenze delle famiglie Doria e Pallavicini. Il nucleo più antico del paese dovrebbe identificarsi con il Porticciuolo, ove i pegliesi potevano ormeggiare le loro imbarcazioni da pesca. Il paese si è poi espanso verso oriente lungo la costa. L’antica Via Romana non dovrebbe aver influito sull’evoluzione del paese, essendo stata realizzata in epoca in cui le popolazioni locali non erano insediate in modo stanziale in quest’area. Si può ipotizzare che l’antica via tagliasse la zona pegliese dall’entroterra, senza mai raggiungere la riva del mare. Le vere strutture portuali di Pegli sono solamente due, ubicate nella rettoria Porticciuolo. Si individuano: il molo fortificato occidentale (su cui era presente una piccola fortificazione, successivamente adattata a uso residenziale e oggi sede dell'Albergo Miramare) e il molo orientale (ove ora sorge l’Albergo Puppo). La sicurezza del paese era garantita da tre punti di guardia: il Castelluccio, la già citata fortificazione a occidente e la Torre di Pian di Lucco, questi siti erano molto probabilmente più dei posti di guardia che dei veri e propri presidii. Da alcuni atti legali è accertato che parecchi cittadini pegliesi emigrarono fondando piccole colonie in Corsica, Sardegna, Sicilia, Provenza, Alessandria d’Egitto e un po' ovunque nel Mediterraneo. La storia delle colonie pegliesi incomincia nel 1540 quando la famiglia dei Lomellini riesce a farsi dare in concessione dall’imperatore Carlo V la piccolissima isola di Tabarca per praticarvi la pesca. Infatti sono di notevole importanza gli stanziamenti storicamente accertati di Tabarca (in Tunisia), di Carloforte (in Sardegna) e di Nueva Tabarca (in Spagna). I pegliesi, come tutti gli abitanti delle zone circostanti, si sono dedicati alla vita marinara. Ogni porto del Mediterraneo ha conosciuto i genovesi e, con essi, i pegliesi. Tra la seconda metà dell'Ottocento e gli inizi del Novecento Pegli è nel pieno del suo sviluppo urbano e turistico e, nel periodo compreso tra il 1920 e il 1940, muta notevolmente sia topograficamente che turisticamente. Successivamente Pegli diventa zona residenziale per i dirigenti delle aziende del ponente, mentre il turismo “di alto livello” cala a vantaggio di quello di “medio livello”, non facendo più registrare le presenze della nobiltà europea o della classe politica nazionale: a interessarsi di Pegli sono ora i turisti delle regioni limitrofe; Pegli viene pubblicizzata con manifesti e filmati come località climatico-balneare. Anche dopo la seconda guerra mondiale Pegli cresce demograficamente, subendo però l’inizio del degrado attuale. L’industrializzazione delle aree limitrofe innesca un effetto domino cosicché Pegli turistica declina già dagli anni Sessanta, mentre l’inquinamento del mare è causa di divieti di balneazione: il quartiere, che avrebbe dovuto costituire la Nervi del ponente, si riduce a quartiere residenziale e a “isola felice” del ponente genovese. Negli ultimi decenni del XX secolo la circoscrizione si è ampliata con la costruzione del quartiere giardino di Pegli 2.
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Descrizione
A livello di unità urbanistiche sono comprese in Pegli le unità di Pegli, Castelluccio e Multedo nonché le frazioni di Gronara e San Carlo di Cese situate lungo la val Varenna. Pegli è conosciuto come il paese delle due primavere per il clima particolarmente favorevole. Secondo i meteorologi, il clima mite di cui gode Pegli è il migliore della Liguria. Subito dopo Ospedaletti, Pegli, insieme a Quinto e a Nervi, presenta il clima invernale più mite di tutta Genova, sia per la vicinanza al mare, sia per le alte montagne che proteggono il paese e che impediscono alla tramontana di raggiungere la costa. L’antico borgo marinaro si estende lungo tutta la strada litoranea (Lungomare di Pegli) fino all’altezza del “ Palazzo del Papa ” (Via Pegli): per più di due chilometri è possibile ammirare una splendida palazzata storica contornata da antiche case di pescatori, resti medievali e eleganti palazzi ottocenteschi. Le colline che la circondano sono caratterizzate dalla presenza di numerose ville in stile liberty costruite, come dimore estive o permanenti, a cavallo tra Ottocento e Novecento.
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Monumenti di Rilievo
• Villa Doria ovvero Villa Centurione Doria (XVI secolo)
• Villa Lomellini detta Rosa (XVII secolo)
• Villa Banfi già Lomellini (XVIII secolo)
• Villa del Papa (XVI-XVII secolo)
• Hotel Mediteranée, già Palazzo Lomellini (XVI secolo)
• Hotel Miramare (XVI secolo)
• Palazzo Doria alla Marina (XVII secolo)
• Villa Pallavicini ovvero *Villa Durazzo Pallavicini (metà XIX secolo)
• Parco Villa Pallavicini
• Parco Villa Centurione Doria
• Castello Vianson (1907)
• Castelluccio (risale almeno all'anno Mille; fu ricostruito nel XVII secolo dai marchesi Lomellini)
• Torre Cambiaso (ex Convento dei frati Passionisti)
• Chiesa di Sant'Antonio Abate (XVIII secolo)
• Oratorio, Cimitero e Chiesa di San Martino (XIII e XVIII secolo)
• Nuova Chiesa dell'Immacolata (1887)
• Oratorio e Convento dei Carmelitani di Monte Oliveto (secolo XIII) - Multedo
• *Villa Rostan: ovvero Villa Lomellini Rostan (secolo XVIII) - Multedo
• Chiesa di San Carlo Borromeo (secolo XIX) - San Carlo di Cese in Val Varenna
Bibliografia
“IL PONENTE itinerari della Grande Genova”, guide di Genova – SAGEP Editrice