Categoria: PIAZZA
Denominazione Piazza della Vittoria
Denominazione originale: Piazza d'Armi
Ubicazione
Circoscrizione: Foce
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Notizie storiche
Data: 1929-1936 (progetto Marcello Piacentini)
Attività (uso attuale): Piazza, sede per manifestazioni di carattere ufficiale.
Uso storico: sede di esposizioni, parate ed eventi.
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Annotazioni/Descrizione
Piazza delle Vittoria è attualmente una delle piazze più grandi e centrali di Genova, intitolata in onore della vittoria dell’Italia della Prima Guerra mondiale ed attualmente uno dei fulcri della città. Attraverso Via XX Settembre è connessa a Piazza de Ferrari, risultano così uno degli unici veri e propri slarghi della città.
Storia della Piazza: L’ampia area pianeggiante fuori le mura, detta ‘il prato’, dove si trovano le attuali piazza della Vittoria e piazza Verdi, era utilizzata già nel Cinquecento per il tiro con l’arco e fino all’Ottocento come piazza d’armi. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, a seguito di modifiche urbanistiche, la zona venne utilizzata per diverse Esposizioni. Nel 1923 il Comune bandì un concorso che prevedeva nell’attuale Piazza della Vittoria una sistemazione a giardino, che comprendeva palazzi, giardini e un monumento ai caduti. Il concorso fu vinto da Marcello Piacentini, ma nel 1924 benne bandito un ulteriore bando di concorso mirato alla sistemazione artistica della piazza (con monumento ai caduti) nonché alla copertura dell'attiguo Torrente Bisagno, i cui lavori vennero iniziati nel 1928. Il concorso per il monumento fu vinto nuovamente da Piacentini in collaborazione con lo scultore Arturo Dazzi. Nel 1927-28 l’Ufficio Comunale, recependo i suggerimenti emersi dai partecipanti al nuovo concorso, modificò l’impostazione precedente destinando piazza Verdi a giardini e piazza di Francia all’edificazione di sei edifici con una sistemazione centrale a giardino e sullo sfondo, verso il mare, un grande edificio a destinazione pubblica. Nel 1932 con il Piano Regolatore delle zone centrali della città furono introdotti sullo sfondo, verso il mare, due edifici minori (gli attuali Liceo Andrea Doria e Questura) con al centro un’area a verde di collegamento con il colle di Carignano (la Scalinata del Milite ignoto).
La piazza fu costruita attorno al grandioso arco centrale che fu giudicato nel medesimo tempo arco di trionfo e tempio sacro alla memoria dei caduti. L'arco, impostato su una teoria di colonne e pilastri, è contornato da un grandioso fregio raffigurante episodi di guerra scolpito nel marmo bianco di Carrara. Pregevoli sculture e bassorilievi interni raffiguranti la Fame, la Pace e il Lavoro arricchiscono l’opera. Il Piano del 1927 fissò le caratteristiche architettoniche di massima che la piazza, nel frattempo rinominata della Vittoria, avrebbe dovuto rispettare: carattere monumentale delle costruzioni, porticato perimetrale esteso a tutti gli edifici, arretramento dei fronti degli edifici centrali, impiego di materiali nobili e rivestimento esterno in pietra. Oggi gli edifici della piazza sono per lo più adibiti ad uffici e un grande parcheggio sotterraneo occupa l’intera piazza di cui tuttavia non ha modificato l'assetto.
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Bibliografia
S. Barisione, M. Fochessati, G. Franzone, A. Canziani (a cura di), Architetture in Liguria dagli anni Venti agli anni Cinquanta, Abitare Segesta, Milano 2004.
F. Balletti, B. Giontoni, Una città tra due guerre. Culture e trasformazioni urbanistiche, De Ferrari, Genova 1990.
P. Cevini, Genova anni '30. Da Labò a Daneri, Sagep, Genova 1989.
L. Lagomarsino (a cura di), Cento anni di architetture a Genova. 1890-2004, De Ferrari, Genova 2004.