Palazzo del Cavalier Pietro Elena

Le guide


Situato in Via San Lorenzo al civico 17, l’Anonimo lo attribuisce alla famiglia Negroni e successivamente alla famiglia Mari, «per il quale diede disegni lo Scamozzi, che li riporta nel suo trattato d’Architettura. Egli è maestoso e di belli marmi nero e bianchi da capo a fondo incrostato, con una nobil porta da due colonne e da altre figure in marmo al di sopra egregiamente abbellito. Sono interne pitture assai gustevoli avendo, oltre i buoni quadri del Bassano e Cappuccino quattro salotti dipinti, due da Domenico Piola, cioè quello, in cui vedesi l’aurora con gli ornamenti dell’Haffner, e l’altro con Apollo vincitor di Pitone, e gli altri due con vizj e virtù di Bastiano Galeotti».

Situato al civico 17 di Via San Lorenzo, deve la sua fondazione alla famiglia Raveschieri, intorno al 1612. Alizeri lo collega al nome del celebre architetto Vincenzo Scamozzi. Sui tre ordini che compongono la facciata scrive: «dorico il primo e rilevato dal suolo per ischiarar le canove, il secondo a pilastri e cornici joniche, il terzo a Romane. Taddeo Carlone scolpì le maschere e le statue all’ingresso, che mozze del capo ristorò a’ nostri dì l’Olivari.»
Per quanto riguarda la decorazione degli interni «Domenico Piola dipinse in due sale Apollo vincitor di Pitone e una caccia, la quale ultima sformata dalle predette rovine, fu con sagace ingegno racconcia dal vivente Giuseppe Isola»

Bibliografia Guide


  • Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 26
  • Poleggi Ennio e Poleggi Fiorella (Presentazione, ricerca iconografica e note a cura di), Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818, Genova, Sagep, 1969 pag. 192
Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022